AURORA: Marano, Zhou, Jaho, Aliaj, Gyipy, Bergamino, Mehmeti, Ottobone, Sanguineti, Conti, Bartoli, Raimondi, – All. Bernardello
AURORA: Raiola 3, Beronio, Spensieri, Sanguineti 22, Scibola 2, Paolini, De Crescenzo, Jaho, Lanatta 21, Poletti, – All. Marenco
AURORA: Biagi 12, Iacopetti G. 8, Ravera 21, Iacopetti D., Xu, Spanò 2, Massucco, Sommani 4, Mecanaj, Rossi 8, Isetti 3, – All. Gotelli
ARDITA JUVENTUS NERVI – AURORA BASKET CHIAVARI 70-78 (19-15; 37-26; 56-58)
ARDITA Micali 21, Carena 12, Franconi 5, Alloisio 4, Fassio 6; Lotti 14, Callo 2, Demarte, Bertoletti 3, Mancini 3, Falco, Porcile n.e. – All. Chiesa.
AURORA Bottaro 4, Enoyoze 30, Ravera F., Deli 9, Scibola 3; Gamaleri 2, Costa 9, Seganti 3, Folli 3, Sall 15. – All. Marenco.
Passo decisivo verso la conquista del primo posto? Non c’è dubbio alcuno che il “sacco” del PalArdita ha i connotati per esserlo – mancano due appuntamenti casalinghi al termine della stagione regolare e l’Aurora ha le carte in regola per centrare il bersaglio che darebbe il vantaggio del fattore campo nei playoff – ma è bene focalizzare l’attenzione su quanto ha da dire l’inopinato svolgimento del match di ieri sera. Un match che si presentava ostico ed è diventato vieppiù complicato, stante un approccio troppo soft da parte dell’Aurora, prerogativa che va perniciosamente ripetendosi in queste ultime uscite. C’è altresì da aggiungere che i gialloblù hanno saputo redimersi come sempre a partita in corso, caratteristica che ne esalta il potenziale.
LA BAMBOLA – Perciò nello script della sfida a casa Ardita è d’uopo concentrare l’attenzione su qualche aspetto che non va sottovalutato. L’inizio è fatto di parziali da ambo le parti (7-2 Aurora, poi 14-7 Ardita e 15-14 nuovamente Aurora) sinistro presagio di un secondo quarto – diciamo così – sul riflessivo da parte dei Marenco-boys. Infatti, chiusa sul +4 la prima fetta di gara, l’Ardita spicca il volo sul +12 sciorinando aggressività mentre i nostri vanno in “bambola” nel catino ribollente nerviese. Nefandezze assortite alle quali si abbinano i tre soli canestri dal campo, ottenuti in circostanze particolari e quindi non frutto di un piano preordinato, scarsi riflessi su rimbalzi e palle vaganti (un autentico bagno di sangue per una ascetica Aurora) e transizioni abortite sul nascere.
… E LA BOMBOLA – Orbene, tutto ciò solitamente è l’antipasto di una serata nella quale devi raccogliere i cocci e meditare dove hai cominciato a sbagliare. Invece, quello della seconda parte del match è un registro diverso, la bombola dell’ossigeno torna a riempirsi, Mactar Sall ne mette 11 all’interno del 32-19 del terzo tempino, assistito dal solito Enoyoze con spruzzate di Costa, Deli e Bottaro, mentre Seganti è uno e trino in difesa e su tutto ciò che si muove. L’Aurora tiene i nervi saldi nell’ultimo quarto contenendo le proverbiali sfuriate dei padroni di casa, che risalgono la corrente arrivando ad impattare. Ma due triple del killer Enoyoze e un paio di canestri fondamentali con stoppatona onomatopeica di Sall disattivano l’elettrica Ardita. Ah, a margine di tutto ciò l’ispettore Derick mette il trentello d’ordinanza…
FUTURO PROSSIMO – Domenica (PalaCarrino ore 18) penultima di stagione regolare contro La Tigullio: l’obbligo sarà quello di mantenere alta la concentrazione per riuscire a chiudere il doppio impegno casalingo con un paio di successi. Adesso diventa importante non mollare la presa. Sempre attivi. Sempre sul pezzo.