LANDINI-AURORA 73-52 (22-15;31-27;45-41)
LANDINI: Albanesi 3, Omeragic 24, Gaspani Lo., Gaspani Le. 5, Poletto, Pignoli, Vignali, Tripodi 17, Oddone, Rege Cambrin 10, Sacchelli 1, Putti 13, – All. Ricci.
AURORA: Stefani 7, Gotelli 1, Solari 1, Costa, Deli, Garibotto 9, Enoyoze 16, Scibola, Seganti, Ravera, Folli 6, Sall 12, – All. Marenco
Nemmeno in gara 4 gli dei del basket sono propizi. L’Aurora lascia il passo al Landini Lerici che si laurea campione in Divisione Regionale 1 e sale al gradino superiore in serie C. Nulla da eccepire sulla serie finale: gli spezzini hanno meritato dall’alto di una superiorità fisica e tecnica indiscussa. I Marenco-boys, dopo un bel successo in gara uno, hanno subìto le individualità del Landini, senza riuscire nell’intento di girare la prua. Resta comunque agli atti un campionato assolutamente più che soddisfacente, dove si è arrivati da semplice outsider a giocarsi la promozione, attraverso dei miglioramenti continui.
La partita stavolta è stata giocata da entrambe, con Lerici molto contratta – avere il match ball casalingo ha probabilmente messo pressione agli uomini di coach Ricci – e con una Aurora sempre a mordere le calcagna altrui. Il divario tra le due contendenti si registrava nell’ordine dei sei-otto punti fino al 45-43 di inizio quarto periodo, quando i chiavaresi sciupavano quelle due/tre occasioni dell’aggancio o del sorpasso. Fatalmente la combattività gialloblù veniva meno e, complice un momento di appannamento in attacco, la partita fuggiva in direzione Lerici. Alla sirena finale, si poteva celebrare la festa dei padroni di casa mentre il folto pubblico di rappresentanza Aurora applaudiva i suoi beniamini, autori di una prestazione quantomeno orgogliosa. Realisticamente, di più era difficile pretendere e da parte nostra possiamo solamente complimentarci con il coach e i suoi giocatori per tutte le emozioni che hanno saputo regalarci.
U.S.LANDINI-AURORA BASKET CHIAVARI 67-40 (28-8;44-19;60-31)
LANDINI: Albanesi 2, Omeragic 21, Gaspani Lo. 1, Gaspani Le., Poletto, Pignoli, Vignali, Tripodi 10, Oddone 4, Rege Cambrin 7, Sacchelli 9, Putti 13, – All. Ricci
AURORA: Stefani, Gotelli 6, Solari 4, Costa 2, Deli, Garibotto 6, Enoyoze 5, Scibola 2, Seganti 3, Ravera, Folli 6, Sall 6, – All. Marenco
Una partita che non c’è stata. L’Aurora cade pesantemente subendo una delle peggiori sconfitte di fronte ad una squadra superiore in tutte le zone del campo, tecnicamente di altro livello e – aggiungiamolo – motivatissima. Gara tre scivola via nel più classico dei copioni, da una parte il Landini con la faccia di chi non vuol concedere alcunché, dall’altra i gialloblù troppo remissivi. Un approccio decisamente sotto il par che non trova riscontri nel bellissimo campionato finora condotto dall’Aurora, giunta sull’onda dell’entusiasmo a questa serie finale.
Dall’ingannevole garauno – nella quale si era disposto dei Lericini con una condotta di gara molto matura e pugnace – sembrano trascorsi mesi, eppure è roba di pochi giorni fa: cosa è scattato nella testa dei ragazzi di Marenco? Un quesito che apparentemente non ha riscontro alcuno dalle pieghe di una garadue contraddittoria (prima parte male, poi rimonta col cuore in mano sfuggita per pochi punti) e di questo “blow out” preoccupante in prospettiva di una gara quattro con le spalle al muro.
Superfluo dire che adesso è necessaria una vittoria per riportare tutti a Chiavari per la “bella”, ma cercare di capire come ottenerla è esercizio assai complicato. Siamo convinti che l’Aurora offrirà una prestazione orgogliosa – perlomeno è una speranza – ma basterà? A domani sera (mercoledì ore 21 al palazzetto di Montepertico) il responso.
AURORA BASKET CHIAVARI-U.S.LANDINI 69-76 (18-30;25-45;44-59)
AURORA: Stefani 4, Gotelli ne, Solari 5, Costa 8, Deli 2, Garibotto 19, Enoyoze 22, Scibola, Seganti, Ravera 5, Folli 4, Sall, – All. Marenco
LANDINI: Albanesi 8, Omeragic 23, Gaspani Lo. ne, Gaspani Le. 2, Poletto 3, Pignoli ne, Vignali ne, Tripodi 5, Oddone 2, Rege Cambrin 10, Sacchelli 12, Putti 11, – All. Ricci
Non bastano all’Aurora i sette minuti finali al calar bianco: il Landini passa al PalaCarrino e la serie si sposta a La Spezia, dove si giocherà garatre e garaquattro. Il percorso per gli uomini di coach Marenco si fa vieppiù impervio, dato che per tornare a Chiavari dovranno quantomeno riuscire ad espugnare una volta il parquet di via Montepertico.
Che non fosse serata si comprende quasi subito. Dopo un incipit firmato Solari (cinque punti per il 6-2 Aurora), gli ospiti colpiscono con metodicità dalla linea dei tre punti e scavano un profondo gap. I trenta punti subiti dai gialloblù nel primo tempino sono record stagionale negativo e le paratie stagne della difesa non contengono l’onda d’urto di Omeragic e compagni. Non muta lo scenario dei secondi dieci minuti, nei quali il Landini si issa velocemente sul +21, mentre i chiavaresi vedono angosciosamente precipitare le loro percentuali (e le speranze) verso sud.
L’intervallo lungo riporta sul campo una Aurora più combattiva anche se i riscontri numerici non premiano l’atteggiamento: gli ospiti tengono a bada le velleità di rivalsa gialloblù abbastanza saldamente, scollinando al penultimo gong con quindici punti di beneficio. Nell’ultimo quarto l’espulsione di coach Ricci scalda l’ambiente. Il microonde-Garibotto infila una dopo l’altra tre triple da ovazione e voilà l’Aurora si porta a -5 (61-66) con quattro minuti da giocare. Ci sarebbe spazio per un insperato ribaltone, ma Lerici controlla nervi e partita, si appoggia alla stampella dei suoi big colpendo con chirurgica precisione. Il risveglio finale dei gialloblù fa ancor più male, perchè probabilmente riuscendo a contenere il distacco dei primi venti minuti si sarebbe giocata una garadue diversa. Le conclusioni troppo affrettate da parte Aurora hanno sicuramente portato luculliani dividendi al Landini, bravo a costruirsi un margine così ampio.
Ci si rivedrà sabato (ore 19) in quel di La Spezia, dove i ragazzi di Marenco dovranno cercare di tesaurizzare le informazioni che queste due prime partite hanno loro fornito. Lerici è squadra molto solida, con elementi di categoria superiore e non si deve mollare la concentrazione per così tanto tempo, altrimenti si rischia di ripetere l’errore che è costata garadue. Ne sapremo di più sabato sera.
AURORA BASKET CHIAVARI – U.S. LANDINI 72 – 60 (19-12; 35-26; 50-44)
AURORA: Stefani 8, Gotelli, Solari 2, Costa 5, Deli 3, Garibotto 11, Enoyoze 26, Scibola ne, Seganti 4, Ravera 10, Folli 1, Sall 2, – All. Marenco
LANDINI: Albanesi, Omeragic 21, Gaspani Lo, Gaspani Le, Poletto 6, Pignoli ne, Vignali ne, Tripodi 10, Oddone 2, Rege Cambrin 11, Sacchelli 6, Putti 4, – All. Ricci
L’Aurora apre la serie finale contro il Landini con un successo frutto di una prestazione molto convincente sotto il profilo tecnico e mentale. I lericini sono un avversario dalle caratteristiche piuttosto simili a quelle dei gialloblù: squadra giovane con elementi di spicco, bravi a proporre difese intercambiabili e con una buona propensione a metterla dalla linea dei tre punti. In questa occasione la squadra di coach Marenco ha amministrato un vantaggio sempre attorno alla doppia cifra – frutto delle scorribande di Derick Enoyoze, ancora una volta in grado di scollinare sopra il ventello abbondante – e lo ha fatto con le armi a disposizione, ovvero una ottima difesa capace di contenere il fromboliere Omeragic e spalmando lungo tutti i quaranta minuti concentrazione e ritmo.
Si sono rivelati decisivi ai fini del risultato anche i contributi di Garibotto, Ravera e Stefani, bravi a surrogare Enoyoze in attacco. Ma tutti gli undici scesi sul parquet hanno dato preziosi minuti alla bisogna, garantendo così il primo punto ai chiavaresi. Mercoledì si torna al PalaCarrino (ore 21) per garadue e sarà fondamentale mantenere lo stesso atteggiamento anche se non sarà semplice: Lerici è squadra quadrata ed in grado di cambiare il copione del match girandolo a proprio favore. In gara uno non ha avuto una percentuale dalla lunetta soddisfacente (il 50%) ed è probabile che si tratti di un caso isolato. Sarà una bella lotta e l’Aurora è nella condizione di far bene.