D.R.1: NOTTE FONDA PER L’AURORA

AURORA BK CHIAVARI – TIGULLIO 56-84 (9-15; 28-41; 42-68)

AURORA: Stefani 14, Gotelli, Solari 1, Sanguineti, Deli 6, Garibotto 6, Enoyoze 11, Seganti 2, Ravera 5, Bafico 3, Scibola 4, – All. Marenco
TIGULLIO: Mangione 3, Vexina A. 20, Gardella 2, Vexina F. 16, Mariani 4, Gnocchi 6, Zolezzi 13, Camperi F. 9, Guerra 11, Camperi D., – All. Caversazio

Concedere tre assenze importanti è oggettivamente troppo, ancor di più se si tratta di controbattere la capolista Tigullio, squadra di consumata esperienza e tosta, brava a insinuarsi nelle pieghe/piaghe difensive dell’Aurora. Una Aurora che deve fare a meno di Costa, Folli e Sall, tirando perciò la coperta sotto canestro e venendo punita dalle triple chirurgiche dei Vexina e di Zolezzi. Per soprammercato, la contumacia dei tre di cui sopra non infonde energia all’armata gialloblù che anzi litiga nervosamente col canestro e non esibisce le consuete chiusure difensive. Il solo Gianluca Stefani prova a crederci, ma le circostanze non consentono che una semplice fiammata d’orgoglio.

Certo, al netto delle mancanze, 84 punti sul groppone in quella che doveva essere una gara-verità non per le ambizioni quanto per la testa dei chiavaresi, sono tanti e se L’Aurora vuol cogliere qualche vittoria in questa seconda fase deve cambiare registro. Innanzitutto recuperare gli infortunati, presupposto fondamentale per giocare con qualche speranza di successo, indi avere un atteggiamento meno sparagnino: provando a crederci spesso si ottengono risultati. Facendo il contrario, i risultati li ottengono gli altri.

D.R.1: GIOCHI FATTI, AURORA A SEGNO

BLUE SEA LAVAGNA – AURORA BK CHIAVARI. 65-78 (22-17; 34-37; 48-58)

BLUE SEA: Papini 7, Bartolucci 4, Leveratto 3, Brignole, Piazze 8, Razzetti 13, Zuppinger 8, Padroni, Falconi 5, Bassan 2, Grandeaux 12, Doccini 3, – All. Soncini
AURORA: Sanguineti 1, Gotelli, Solari 5, Costa 6, Deli 14, Bafico 3, Enoyoze 29, Elia 2, Seganti 4, Ravera, Folli 6, Scibola 8, – All. Marenco

Senza l’assillo del risultato, l’Aurora incasella un successo esterno a casa Blue Sea. Il merito dei gialloblù – al di là dell’ininfluente sgambata di domenica sera sul parquet del centro Acquarone – è sicuramente stato quello di aver cambiato passo nel girone di ritorno. Un cambio di ritmo tale da aver reso superflue queste ultime gare della prima fase, essendosi assicurata con largo anticipo il quarto posto che vale la qualificazione alla poule (come chiamarla?) principale.

Un Derick Enoyoze formato extra-lusso – cinque triple a bersaglio – ha girato il trend di un match che aveva visto una Blue Sea più sveglia e pronta ad uscire dai blocchi di partenza nei primi 10 minuti. Strette due viti difensive, i chiavaresi hanno sorpassato e poi gestito bene l’andatura. A dare supporto al bomber gialloblù una munifica versione di Lorenzo Deli: il dinamico duo ha così ovviato alle assenze di Garibotto, Stefani e Sall, tenuti a riposo per turnover. Serviranno sicuramente per la prossima gara contro la capolista Tigullio, appuntamento che in pratica chiude la prima parte e contemporaneamente inaugura la seconda fase, stante il fatto che i risultati ottenuti contro le altre qualificate (nell’ordine la stessa Tigullio, Lerici e Next Step) saranno validi per la poule-playoff.

Al momento l’Aurora ha due vittorie contro tre sconfitte contro le “tre sorelle” e quindi per partire senza troppo handicap occorrerebbe metter da parte una ulteriore vittoria. Non sarà una passeggiata di salute, soprattutto perchè i biancorossi allenati da Caversazio hanno finora disputato un campionato eccellente incappando solamente in una sconfitta proprio nell’ultima partita disputata in casa contro il Landini Lerici. Ma sarà anche un probante test per capire che ruolo potrà recitare la squadra di coach Marenco nell’immediato futuro.