D.R.1: ENOYOZE-STEFANI BINOMIO VINCENTE
AURORA BK CHIAVARI – ARDITA JUVENTUS NERVI 71-55 (15-20; 32-31; 50-48)
AURORA Costa 6, Stefani 18, Enoyoze 24, Deli 7, Folli 4; Scibola 6, Seganti 5, Sall 1, Ravera F., Bottaro, Gamaleri n.e. – All. Marenco.
ARDITA Lotti 8, Micali 7, Carena 9, Demarte 7, Fassio 9; Alloisio 8, Carbonaro 4, Franconi 3, Callo, Mancini, Bertoletti n.e., Porcile n.e. – All. Chiesa.
L’Aurora conferma il primato in solitudine inanellando la settima vittoria in striscia, ma stavolta le difficoltà non sono mancate. La “banda bassotti” dell’Ardita propone un match vischioso e come una carta moschicida si attacca ai gialloblù, scompaginandone i piani. L’inizio baldanzoso degli ospiti insinua più di un dubbio nel quintetto aurorino, preso d’infilata dalle incursioni dei violacei genovesi, i quali costruiscono un vantaggio che tocca anche i sette punti. Buon per i chiavaresi che Tiramolla Costa si procaccia un paio di triple per tener botta. Nel secondo quarto entra in scena anche Derick Enoyoze, l’Aurora sorpassa ma non allunga, andando al riposo col minimo vantaggio.
Alla ripresa ad un sontuoso Gianluca Stefani (13 dei suoi 18 punti in
questo frangente) gli ospiti rispondono ancora chiudendo sul -2. Proprio quando per gli (scarsi) astanti si prospettano gli ultimi dieci minuti al calor bianco, risolve tutto il bomber Enoyoze con i suoi 12 punti sui 24 totali, più una miriade di recuperi. L’Ardita paga il dispendio fisico e finisce in chiara riserva di energie – anche nervose – ma il punteggio è bugiardo assai e non rende giustizia agli uomini di coach Chiesa.
Da parte sua, l’Aurora volge lo sguardo al futuro prossimo: sabato è attesa dalla trasferta di Santa Margherita contro una Tigullio che ha sfruttato il doppio turno casalingo per rimettersi in carreggiata, riproponendosi come un deuteragonista in grado di volgere a proprio favore con l’esperienza molti duelli. I gialloblù devono confermare la propria nobiltà di primattori ma ogni partita presenta insidie. E questa più di tutte.