Autore: alias

D.R. 1: Aurora inchiodata e senza scampo

BASKET FOLLO – AURORA BK CHIAVARI 61-56
FOLLO Leporati 16, Pizzanelli 13, Preci 12, Cozma 7, Vespa 6, Moscatelli 4, Liberatore 2, Gelmuzzi 1, Salvia, Bardelli, Corradi, Adamo. All. Strano.
AURORA Enoyoze 23, Stefani 10, Seganti 9, Folli 4, Deli 3, Elia 2, Solari 2, Sall 2, Gotelli 1, Costa, Scibola, Ravera. All. Marenco.

Ci risiamo. L’Aurora non riesce a mettere in fila due buone prestazioni e, dopo aver schienato i virgulti della Next Step, perde il filo del gioco e del canestro a casa Follo. Battuta d’arresto che fa male perché ottenuta contro una discreta “contender” che si pensava di poter circoscrivere ma che invece ha proposto grinta e tenuta mentale, due cosucce che ai gialloblù sono un po’ venute a mancare.
Vanificata una buona partenza, i chiavaresi si mettevano a ruota degli spezzini e così, tra alti e bassi, si andava avanti fino alla fine a ritmo blando tra (pochi) canestri e molte sdrucciolate stile pattinaggio causa umidità. In questo ballo sincopato, tra ardori impetuosi e granchi smisurati, in casa Aurora non era invitato il canestro e perciò la tenzone non poteva che volgere a favore degli ospitanti.
Un paio di riflessioni si impongono. Vero, siamo solo alla quinta giornata (domenica al palaCarrino arriva la Blue Sea ancora a zero punti) ma in una prima fase di 14 partite significa che più di un terzo se n’è andato e ormai i passi falsi d’ora in avanti sono vietati. Anzi, urgerebbero vittorie in striscia se non si vuole scivolare nel gironcino di classificazione.
La seconda questione è più delicata e riguarda l’ormai cronica sterilità offensiva dell’Aurora. Al netto della prima (ingannevole?) uscita di Casarza, i gialloblù hanno spremuto la bellezza – si fa per dire – di 54 punti per allacciata di scarpe. Di questi 54, 20 portano la firma di Derick Enoyoze, unico in doppia cifra di media e con armi offensive in questo avvio di stagione. È abbastanza chiaro che gli avversari possano pensare di dedicare maggior attenzione al bomber gialloblù, e qui dovrebbero inserirsi gli altri compagni, che nelle ultime uscite hanno paventato insoliti problemi nel mettere punti sul tabellone. Una Aurora spuntata è purtroppo facile preda per le antagoniste che magari hanno pure un tasso tecnico minore ma speculano sulle imprecisioni gialloblù.
Un circolo vizioso dal quale non è facile uscire, ma la strada va trovata con sollecitudine per non immaliconirsi ancor più.

D.R.1: Enoyoze ispirato, Aurora con slancio

AURORA BASKET CHIAVARI – NEXT STEP RAPALLO 60-52 (13-13; 23-24;42-39)
AURORA Enoyoze 28, Sall 10, Stefani 5, Seganti 4, Gotelli 3, Scibola 3, Solari 2, Folli 2, Deli 2, Elia 1, Costa. All. Marenco.
NEXT STEP Zhytenov 17, Keita 12, Zavhorodnii 7, Morina 5, Odiphiri 4, Oniani 3, Major Martins 2, Sanogo 2, Souleymane, Mitreski, Doucoure, Panchenko. All. Villani.

La grande giornata di Derick Enoyoze dona il la alla vittoria dell’Aurora in una gara che già aveva assunto i connotati di match decisivo per il prosieguo di questa prima fase. Il fromboliere gialloblù mette a segno una prestazione “monstre” sfiorando il trentello con punti importanti e spesso in momenti decisivi dell’economia del match, inserendo nel suo personale dossier i soliti recuperi. In una serata dove l’Aurora non trova con continuità la via del canestro, il buon Derick è un rebus irrisolvibile per i giovanissimi della Next Step, frenati tra l’altro dall’ottima predisposizione difensiva dei Marenco-boys.
Assente Filo Ravera, i primi due quarti sono decisamente avari di canestri, con un discreto avvio chiavarese frustrato poi da una impressionante serie di errori offensivi. Dopo l’intervallo lungo l’Aurora stringe ancor più le maglie difensive e trova fiducia in attacco con le triple dell’Enoyoze di cui sopra, concludendo in gloria.
Ottenendo i due punti in questo frangente, l’Aurora si rimette in lizza per i primi quattro posti che valgono la partecipazione alla seconda fase, obbiettivo neanche troppo nascosto dai gialloblù, partiti un po’ in sordina in questo avvio di campionato. Ci sarà da lavorare, a cominciare dalla trasferta di sabato sull’ostico campo del Follo, dove servirà un diverso contributo offensivo da parte di tutti quelli che non si chiamano Derick.