AURORA: Rossi 12, Sommani, Barbetti 3, Sanguineti 1, Ottobone 3, Marenco 8, Spanò 2, Grassi 4, Monteserrato, Sanchez, Durli, Isetti 4, – All. Marenco
LANDINI LERICI – AURORA BK CHIAVARI 64-51 (20-14; 31-31; 44-43)
LERICI Putti 17, Tripodi 16, Albanesi 9, Sacchelli 7, Buffoni 5, Maccari 4, Oddone 4, Vignali 2, Gaspani, Poletto, Pignoli, Nardi n.e. All. Ricci.
AURORA Stefani 6, Gotelli, Solari 3, Costa, Deli 4, Scibola 3, Enoyoze 14, Elia, Seganti 7, Ravera 3, Folli 4, Sall 7 – All. Marenco, V.All. Benvenuto
Il momento non è dei migliori. Cento punti esatti segnati in totale nelle due ultime allacciate di scarpe significano solo una cosa: l’Aurora in questo avvio di campionato non vede letteralmente il canestro. Anche in quel di Lerici, al cospetto di una buona compagine – ancora imbattuta – i gialloblù battono in testa, finendo spiaggiati nell’ultimo periodo dove il gap si allarga impietoso. Finché tiene il bastione difensivo si riesce a stare in partita (pari fino al 35’), anche a fronte di una sterile ricerca del canestro. Ma di fronte alle disattenzioni non si riesce a recuperare e il morale va in cantina.
Purtroppo la formula non concede troppi spazi per recuperare e l’Aurora si troverà già domenica di fronte al più risaputo dei bivi stagionali. Al palaCarrino renderanno visita i giovanissimi del Next Step, squadra ben in palla pur capace di serate effervescenti. Brutta gatta da pelare per i chiavaresi, poco a loro agio nelle ultime due uscite. Ma occorre dare una prima svolta per non rimanere impelagati nelle retrovie, cosa che striderebbe col valore delle forze Aurorine.
AURORA BASKET CHIAVARI – VILLAGGIO BK 49-62 (13-14; 24-23; 41-44)
AURORA Enoyoze 15, Gotelli 6, Seganti 6, Deli 6, Ravera 6, Folli 4, Sall 3, Costa 2, Solari 1, Stefani, Scibola, Elia n.e. All. Marenco.
VILLAGGIO Toschi 16, Fattori 13, Dalorto 11, Sciutti 9, Ermirio 4, Borselli 3, Tabacchi 2, Baratelli, Brescia, Cobianchi, Chiartelli. All. Annigoni.
L’incubo della serataccia inopinata si materializza. Tiri aperti che non vogliono saperne di entrare, una quantità industriale di palloni gettati nelle acque nere, i nervi che vengono messi a dura prova dalle situazioni (diciamo così) contingenti… Insomma, tutto gira a velocità contraria e a farne le spese è l’Aurora che pleonasticamente ci lascia le penne, bruciacchiate da un Villaggio bravo ad approfittare dei momenti di black out – in verità un po’ troppi – dei ragazzi di coach Marenco.
Spesso l’inizio di stagione riserva degli alti e bassi e anche stavolta viene osservata la regola: forse il trentello di Casarza ha annacquato un pochino le velleità cestistiche dei chiavaresi, che si sono ritrovati alle prese con una antagonista solida, che ha saputo tener duro sull’avvio coi fuochi d’artificio dell’Aurora (11-4 al 6’), rivoltando la gara come un guanto.
Partita dalla lunghezza inusitata – rasentate le due ore per 40’ effettivi, con pedestri peregrinazioni da una lunetta all’altra – dove gli ospiti hanno dettato poi il ritmo a loro congeniale, tenuto sotto controllo i tentativi chiavaresi, per spiccare il volo definitivo nell’ultimo tempino, merce’ le triple di Toschi (tu quoque, Luca, fili mi?), l’ex “trottolino” che vestiva gialloblù ormai un paio di lustri fa. A proposito, al ballo dell’ex si era iscritto in precedenza pure Cesare Sciutti con tre canestri pesanti.
In una atmosfera piuttosto sopita, quasi da matinee, il solo Derick Enoyoze è sembrato far pace talvolta con il canestro, mentre il resto della banda ha avuto un raccolto veramente magro, pur facendo la voce grossa sotto le plance. Una vera iattura, considerando le opportunità avute a disposizione. Meglio voltare pagina e preparare la trasferta di domenica pomeriggio a Lerici (ore 16.30) dove l‘Aurora dovrà misurarsi con un Landini a punteggio pieno.
VALPETRONIO – AURORA BASKET CHIAVARI 50-80 (21-16;30-34; 41-59)
VALPETRONIO Bottaro 11, Marjanovic 10, Diakite 7, Davini 7, Calzolari 6, Tasso N. 4, Beltrami 2, Taddei 2, Tasso J. 1, Gachon n.e. All. Calle a.
AURORA Stefani 17, Enoyoze 16, Sall 15, Ravera 7, Solari 6, Deli 6, Scibola 5, Seganti 4, Gotelli 4, Costa, Folli. All. Marenco.
Chi avrebbe scommesso su un avvio così brillante? Il nuovo campionato chiamato Divisione Regionale 1 – che poi non è altro che una serie D allargata – apre i battenti con una prestazione maiuscola dell’Aurora, corsara in quel di Casarza contro il Valpetronio. Partita che è durata poco più di due quarti, con i gialloblù ospiti che hanno stretto due viti in difesa e sono volati via senza più voltarsi.
Poco da dire sulla serata di domenica, giusto il tempo di menzionare le prove di Gianluca Stefani (che l’Aurora ha riabbracciato dopo tre anni), portatore di entusiasmo e concretezza oltreche’ di cinque triple, di un Mactar Sall molto convincente guardiano dei tabelloni e del ritrovato bomber Derick Enoyoze.
Il resto dello spazio lo spendiamo per avvantaggiare una minima presentazione stagionale. Per comprendere meglio il nuovo bastimento chiamato Divisione Regionale 1 sul quale si trovano imbarcate le quindici sorelle della palla a spicchi sarà necessario far professione di fede ed attendere qualche tempo. Anche perché gli stessi addetti ai lavori tendono a rimandare giudizi. Ma una cosa possiamo già affermarla: comunque la si giri, la massima espressione regionale del Basket Ligure è questa. Due gironi quasi equamente divisi rispettando criteri geografici che qualificheranno otto squadre (4 per girone) alla poule successiva (con in palio chissà che), mentre le rimanenti sette cercheranno di evitare le due retrocessioni.
Tigullo e Next Step appaiono le più determinate nel gruppo levantino, ma potrebbe inserirsi qualche altra formazione,i gialloblù del sempiterno coach Marenco. Intanto sabato c’è un altro derby: al palaCarrino arriva il Villaggio (ore 18,30).
AURORA BK CHIAVARI – NEW BK PONENTE 62-51 (18-5; 29-22; 42-29)
AURORA Solari 15, Elia 13, Seganti 9, Deli 8, Ravera 5, Sall 5, Folli 4, Gotelli 3, Menegotto, Scibola, Bafico, Sanguineti. – All. Marenco.
N.B. PONENTE Giribaldi 10, Robaldo 9, Noumeri 8, Arrighetti 7, Lila 6, Arienti 4, Mola 3, Auricchio 2, Laria 2, Manfredi, Varaldo, Filippi. – All. Accinelli.
“Una enorme soddisfazione. I ragazzi sono stati bravissimi, non soltanto oggi e nei playoff, ma per tutta la stagione. È una vittoria del gruppo, di tutti noi, di tutta la società che ha creduto in questi giocatori. Abbiamo portato al palazzetto un pubblico mai visto e siamo stati sostenuti dal tifo e dalle coreografie dei ragazzi della Gradinata Rovereto. Grazie a tutti”.
Non si poteva che cominciare con le parole di coach Marenco, lucido condottiero dei gialloblù. L’Aurora si merita il Paradiso al termine di una garatre sempre in controllo, mettendo fieno in cascina con un avvio tutto bollicine e gestendo gli inevitabili momenti di bonaccia offensiva grazie ai bastioni difensivi eretti progressivamente. Quattordici giorni orsono, i chiavaresi avevano chiuso una garauno in affanno tra amarezza e recriminazioni: stavolta la gioia è genuina e la festa può cominciare.
Il pubblico del PalaCarrino risponde presente all’appuntamento. Un colpo d’occhio che a Chiavari non si vedeva da tempo immemore, con i cori e le coreografie della “Gradinata Rovereto” che hanno per tutta la stagione sostenuto i gialloblù. Quasi un tutto esaurito che dimostra quanto a Chiavari lo sport – non solo il calcio – possa contare su un insieme di persone appassionate e competenti. Forse, al di là dei meriti individuali, il merito maggiore dell’Aurora sta proprio nell’aver riportato nella nostra città un entusiasmo nuovo ma antico al tempo stesso.
L’Aurora deve fare a meno ancora una volta di due giocatori fondamentali come Lorenzo Costa e Derick Enoyoze e la sua miglior virtù è stata proprio quella di surrogare due assenze così importanti (Derick per tutti i playoff, Lorenzo per tutta la serie finale, in pratica). I gialloblù aprono con una fiammata offensiva propiziata dai cinque punti di un Elia che prosegue il suo ottimo momento cominciato ad Alassio. Il 9-0 del 4′ è corroborato da una “linea Maginot” che consente recuperi in serie e tiene a distanza di sicurezza gli alassini, i quali provano a rientrare nel secondo tempino bussando alla porta della partita. Ma i nostri non aprono, nonostante qualche evidente incaglio nella metacampo d’attacco.
La tenuta stagna funziona anche e soprattutto dopo il riposo lungo, quando gli ospiti – privi di Revetria – arrivano anche al -6 e vengono respinti a turno da Solari, Deli e Seganti. L’ultima tripla di Elia vale il ventello di vantaggio e a nulla serve la sfuriata finale degli ospiti che hanno provato sino all’ultimo a ribaltare un trend ben indirizzato ad inizio match.
Chiavari può esultare: il purgatorio in serie D è terminato. L’Aurora corona un campionato vissuto quasi sempre in cima alla classifica, e lo fa con un gruppo di giovani e giovanissimi nei quali ha a avuto la bontà di credere e che – arrivati al giorno più importante della loro acerba carriera cestistica – hanno dato prova di avere qualità e attributi mica da poco. Proprio così, considerato che la sconfitta casalinga di garauno avrebbe tramortito un toro. E invece loro hanno serrato le fila e con una gara due per palati forti hanno riportato la serie al PalaCarrino per una apoteosi indimenticabile.
Solo applausi.