SERIE D – Aurora in paradiso
AURORA BK CHIAVARI – NEW BK PONENTE 62-51 (18-5; 29-22; 42-29)
AURORA Solari 15, Elia 13, Seganti 9, Deli 8, Ravera 5, Sall 5, Folli 4, Gotelli 3, Menegotto, Scibola, Bafico, Sanguineti. – All. Marenco.
N.B. PONENTE Giribaldi 10, Robaldo 9, Noumeri 8, Arrighetti 7, Lila 6, Arienti 4, Mola 3, Auricchio 2, Laria 2, Manfredi, Varaldo, Filippi. – All. Accinelli.
“Una enorme soddisfazione. I ragazzi sono stati bravissimi, non soltanto oggi e nei playoff, ma per tutta la stagione. È una vittoria del gruppo, di tutti noi, di tutta la società che ha creduto in questi giocatori. Abbiamo portato al palazzetto un pubblico mai visto e siamo stati sostenuti dal tifo e dalle coreografie dei ragazzi della Gradinata Rovereto. Grazie a tutti”.
Non si poteva che cominciare con le parole di coach Marenco, lucido condottiero dei gialloblù. L’Aurora si merita il Paradiso al termine di una garatre sempre in controllo, mettendo fieno in cascina con un avvio tutto bollicine e gestendo gli inevitabili momenti di bonaccia offensiva grazie ai bastioni difensivi eretti progressivamente. Quattordici giorni orsono, i chiavaresi avevano chiuso una garauno in affanno tra amarezza e recriminazioni: stavolta la gioia è genuina e la festa può cominciare.
Il pubblico del PalaCarrino risponde presente all’appuntamento. Un colpo d’occhio che a Chiavari non si vedeva da tempo immemore, con i cori e le coreografie della “Gradinata Rovereto” che hanno per tutta la stagione sostenuto i gialloblù. Quasi un tutto esaurito che dimostra quanto a Chiavari lo sport – non solo il calcio – possa contare su un insieme di persone appassionate e competenti. Forse, al di là dei meriti individuali, il merito maggiore dell’Aurora sta proprio nell’aver riportato nella nostra città un entusiasmo nuovo ma antico al tempo stesso.
L’Aurora deve fare a meno ancora una volta di due giocatori fondamentali come Lorenzo Costa e Derick Enoyoze e la sua miglior virtù è stata proprio quella di surrogare due assenze così importanti (Derick per tutti i playoff, Lorenzo per tutta la serie finale, in pratica). I gialloblù aprono con una fiammata offensiva propiziata dai cinque punti di un Elia che prosegue il suo ottimo momento cominciato ad Alassio. Il 9-0 del 4′ è corroborato da una “linea Maginot” che consente recuperi in serie e tiene a distanza di sicurezza gli alassini, i quali provano a rientrare nel secondo tempino bussando alla porta della partita. Ma i nostri non aprono, nonostante qualche evidente incaglio nella metacampo d’attacco.
La tenuta stagna funziona anche e soprattutto dopo il riposo lungo, quando gli ospiti – privi di Revetria – arrivano anche al -6 e vengono respinti a turno da Solari, Deli e Seganti. L’ultima tripla di Elia vale il ventello di vantaggio e a nulla serve la sfuriata finale degli ospiti che hanno provato sino all’ultimo a ribaltare un trend ben indirizzato ad inizio match.
Chiavari può esultare: il purgatorio in serie D è terminato. L’Aurora corona un campionato vissuto quasi sempre in cima alla classifica, e lo fa con un gruppo di giovani e giovanissimi nei quali ha a avuto la bontà di credere e che – arrivati al giorno più importante della loro acerba carriera cestistica – hanno dato prova di avere qualità e attributi mica da poco. Proprio così, considerato che la sconfitta casalinga di garauno avrebbe tramortito un toro. E invece loro hanno serrato le fila e con una gara due per palati forti hanno riportato la serie al PalaCarrino per una apoteosi indimenticabile.
Solo applausi.