SERIE D – Salmoni, utopie e canestri
La ventesima partita stagionale in serie D dell’Aurora è stata probabilmente la migliore: la consapevolezza e la coesione del gruppo allenato da coach Marenco hanno costretto il Villaggio a cedere il passo ai chiavaresi al termine di una sfida ruvida in gara due. Perciò l’Aurora giocherà la prima partita della finale domenica 14 maggio al PalaCarrino contro il New Basket Ponente, una finale che nessun bipede senziente avrebbe preconizzato allorquando i gialloblù si sono ritrovati, contati e fiutati a settembre.
La stagione dei canestri in gialloblù si è districata attraverso una prima fase di campionato in progressione aritmetica, chiusa al primo posto (record 13 vittorie – 5 sconfitte), mettendo in luce un gruppo giovanissimo e già ben rodato con alcune individualità di spicco che coach Marenco ha saputo incanalare al servizio della squadra. Sono così arrivati referti rosa in ottima quantità in modo tale da poter pilotare il vascello nei limacciosi mari del finale della stagione regolare, gestendo un primato meritato. Come in ogni vicenda che si rispetti, non sono mancate gli intoppi e le circostanze avverse – soprattutto nella sfida contro il Villaggio – che hanno costretto lo staff tecnico a rimescolare le carte dovendo far fronte ai problemi fisici ed agli infortuni che hanno privato il team di Derick Enoyoze, Andrea Folli ed Andrea Solari, tre pedine che assicuravano la maggior parte del fatturato in termini di punti.
Le capacità dei ragazzi chiavaresi si sono notate proprio in questa occasione allorchè, chiamati a dare un contributo extra, altri protagonisti si sono fatti avanti nelle due partite di semifinale contro i villaggini, sconfitti sia in casa (con un rotondo 70-50) sia a domicilio (61-45) conducendo il punteggio per 70 minuti su 80. Un lavoro in profondità che il coach gialloblù ha compiuto durante questi mesi, quasi una sua magnifica ossessione.
Gli aggiustamenti “in corso d’opera” sono stati in tutta evidenza il valore aggiunto che hanno permesso al salmone-Aurora di risalire la corrente contraria. Ma non è certo il momento di indugiare nello specchiarsi per festeggiare un traguardo, dietro l’angolo c’è una finale da giocare. Ed anche il New Basket Ponente è una sorta di salmone che è risalito dal 3° posto della Regular Season passando prima attraverso i preliminari playoff e poi facendo saltare il fattore campo del Follo con due partite in fotocopia, equilibrate e tiratissime.
Quella che ad inizio stagione pareva una mendace utopia si è quindi trasformata in una attraente realtà che permetterà ad una squadra di giovani virgulti – quasi interamente composta da prodotti del vivaio Aurorino – di battersi per il passaggio in serie C Silver. Esulando dal mero calcolo provvigionale che è la diretta conseguenza del crescere in casa la tua squadra, i tuoi giocatori, e di conseguenza creare quell’entusiasmo di chi si indentifica in essi e viene al palazzetto per sostenerli (da tempo non si vedeva così tanti giovani ad assistere e tifare dagli spalti), si rimane sedotti dalle capacità di miglioramento del gruppo che si è coeso ed esaltato soprattutto nel giocare assieme.
Giustamente, la finale non è lo striscione d’arrivo, per usare una metafora della pedivella, quanto l’ingresso sul rettilineo dove i due antagonisti si contenderanno la vittoria. Occorrerà fiducia in se stessi, nelle proprie capacità, sangue freddo e volontà, tanta volontà. Per stupire ancora. Per riportare Chiavari in serie C a suon di canestri.
Appuntamento a domenica 14 maggio!